06 ottobre 2009

La zona cieca


9 commenti:

Stella ha detto...

...e dunque??

numero22 ha detto...

ci sto pensando

Anonimo ha detto...

Ne parlerò con la mia analista...

hidra ha detto...

hai mica letto il libro della gamberale? confessa!

numero22 ha detto...

si l'ho letto è linkato sotto il titolo ho visto anche su anobii che non ti è piaciuto
io ero scettica all'inizio ed invece non mi è dispiaciuto affatto
sembra un primo libro con alcune ingenuità ma non è male
(siu anobii ho inserito un commento sotto quello di petulia)

elena petulia ha detto...

Concordo con te, gelsomina. Oggi ho pensato che i miei quadranti hanno un denominatore comune: la paura. Della vita, degli errori, di avere messo poco sale nel sugo, di averne messo troppo, di fare tardi, di non svegliarmi, di stingere le camicie dell'updbm, di avere paura. Pensa te che zucchina.

ila ha detto...

le potenzialità per essere un bel libro le avrebbe avute ma è stata troppo dietro a rendere un libro facilmente leggibile e vendibile e ha tralasciato la spontaneità e quelle imperfezioni che magari ti fanno capire la veridicità della storia. l'ho sentito distaccato.
cmq la teoria della zona cieca è molto interessante!
(e la sto vivendo ultimamente)

hidra ha detto...

ero io conil mio vero nome :D

numero22 ha detto...

zucchina, dobbiamo vederci
devo venire a cena a casa tua un giorno o l'altro così ti dico com'è il sale nel sugo. vengo giuro che vengo.

ila hidra la scrittura è semplice anche banale ma la storia c'è, si sono salvati a vicenda. e per una romantica come me i libri servono anche a questo. e nella vita vera vivono felici e contenti. non è poco.
poi come dici tu la zona cieca è interessante. ci sto pensando molto ma ancora non ho le idee chiare.