21 settembre 2009


Che la vita della Marchesa Casati mi abbia sconvolto lo sapete un po' tutti o almeno lo sanno bene le mie amiche del cuore alle quali invio dettagliatissimi sms per descrivere vestiti e comportamenti della signora. La sera, da letto a letto, racconto di meravigliose feste, abiti, animali esotici e nudi. Per fortuna una delle due amiche ha attivato il messenger del BlackBerry così le comunicazioni sono piu' semplici e meno costose.
In questo bellissimo ritratto del Boldini, la Marchesa sembra una bella ed elegante signora punto. In realtà era una pazza. Egocentrica e pazza.
E io, di questa pazza, ne sono rimasta meravigliosamente incantata.
La sua vocazione era posare, perché diciamolo non facceva un cazzo di niente dalla mattina alla sera. Aveva un marito, diventato presto ex ed una figlia che poveraccia visse praticamente tutta l'infanzia in collegio.
Grande viaggiatrice, la sua residenza a Venezia, Palazzo Venier dei Leoni, sarà poi quella di un'altra signora un po' stramba Peggy Guggenheim che a dire il vero mi piace un po' meno.
Come molte donne, fu ricordata per gli uomini che aveva avuto e lei aveva avuto D'Annunzio, anzi lo ebbe, lo ebbe per tutta la vita.
La Marchesa si presentava a cena praticamente nuda, con un serpente (vivo e dorato) al collo e un servitore nero modello armadio a torso nudo.
I suoi non erano abiti erano costumi di scena. Era la Regina dell'apparire.
E come una gattara degli Anni Venti portava a spasso per le calli due ghepardi con collare di diamanti. Scicchissimo.

1 commento:

Esmé ha detto...

"Vieni in giardino, voglio che le rose ti guardino"