22 gennaio 2008

E' tempo di crolli.
Dopo quello delle mie tette.
Crolla la borsa.
Cade il governo.
Scivola (e cade) la mia vicina di casa.
Atterrano di gran corsa gli aerei in emergenza.
Valentino in Malesia è a terra già nelle prime prove.
A Bill Clinton cade la palpebra alla messa per Martin Luther King
Cadono le chiavi nei tombini (a tutti prima o poi succede)
Carla evita appena-appena una caduta (di stile-solo di stile) e dice che non andrà in India con il suo Nicolas che no, non è ancora suo marito. Ancora.
Si sgonfia la bolla del Grande Fratello a Ponte Milvio e non chiedetemi cosa sia.
Crolla Tornatore alle Nomination per gli Oscar.

E poi crollo anche io quando leggo che - da rapporto Unicef - ogni giorno da qualche parte nel mondo VENTISEIMILA bimbi-B I M B I muoiono e che la metà muore di fame.
Essì di fame. Cazzo.
Che vergogna e allora dai sì: un, due, tre - tutti giù per terra.

Tutti.

Nessun commento: