26 settembre 2007

Maternità


Partendo dal presupposto che a trentacinque anni si è ragazze –anzi ancora molto ragazze - ebbene madri trentacinquenni a chi la vogliamo dare a bere?

Una di voi – spietata manager in super super carriera – stamattina mi ha chiamato alle otto meno un quarto urlandomi emozionantissima che alla SMA i Pampers erano in offerta. A me sono venuti i brividi e, per paura del contagio, ho interrotto immediatamente la telefonata.

Un’altra mi ha raccontato che “applico le metodologie di audit al sistema familiare e periodicamente effettuo delle visite di controllo”. E quindi si fa trovare al parco e, già che c’è, verifica l’abbigliamento del bambino oppure corre nella pausa pranzo a contare i cucchiai di minestra preparati o quelli rimasti nel piatto. Perché, come i coccodrilli nelle fogne, le tate che mentono su passeggiate e pappe sono le vere leggende metropolitane delle mamme che lavorano.

Venendo a me, realisticamente parlando i miei migliori amici, nelle sere d’inverno che verranno, saranno eBay, il blog e il lavoro a maglia (tranne il mercoledì che ci sono il Doctor House e, a seguire, Grey’s Anatomy).

Anche il cane Bendicò Aquilante non è più lo stesso. Il compagno di tante nottate a zonzo per Roma è ormai accecato dalle luci del giorno, dalle lunghissime ed estenuanti camminate con passeggino e da una bambina che ride appena lo vede mandando in tilt, per l’emozione, il suo già fragile sistema nervoso. Praticamente quello che mi resta di lui la sera sono trentaXcinque centimetri di pelo sul divano.

Eppure basta sfogliare una rivista per rendersi conto che mamma è di moda e ora più che mai. Su Vanity Fair di questa settimana, nelle mie pagine preferite, quelle di Vanity Spy, ci sono nell’ordine: Gaia Trussardi in attesa del secondo figlio e Halle Berry in attesa del primo, Liv Tyler che gioca in un parco di N.Y. con figlio e marito e, udite udite, Claudia Shiffer (che di anni ne ha ormai 37) che porta i suoi biondissimi bambini a lezione di golf. Essì, c’è anche Joaquin Cortès che sta per realizzare il suo “sogno di diventare padre”, ma chissenefrega.
Quindi solo pance, mamme e pance e ancora pance e mamme. Pance e mamme bellissime si intende (quelli senza pance e figli non so dove siano andati a finire, non su Vanity Fair di questa settimana comunque)

Ma allora se essere mamme è così cool, ragazze, sforziamoci di essere delle mamme cool.
Quello zerovirgolazerocinque di energia che ci resta, non buttiamolo via in sconti sui pannolini e indagini tatalogiche, ma sfruttiamolo: portiamo i bambini in un parco di N.Y., facciamoci delle belle foto su campi da golf, ammicchiamo ai padri del centro e magari con loro facciamo un’altra pancia. Prima però ricordiamoci di pettinarci, truccarci, fare una ceretta, darci un po’ di smalto e belletto. Altrimenti – mi dispiace –c’è poco cool da fare.


(Detto questo volevo anche dire che la sera dopo aver fatto il bagnetto, dopo la pappa: della bimba, del cane e quel piatto freddo misto che è la mia cena, mettersi al letto con un bel libro è bello e dura due minuti e mezzo. Guardare la bimba che dorme serena nel lettino è bellissimo e dura per sempre.)
((Certo ci vorrebbe un po’ più di quella cosa che si chiamava sesso, ma questo è un altro post))

7 commenti:

elena petulia ha detto...

Bellissimo, Gelsomina.
Tornerai a leggere, tornerai a fare notti di sonno e notti di sesso. Ma anche giorni.
Ma davvero alla SMA c'è l'offerta?

numero22 ha detto...

grazie petu'
si ci sta ci sta l'offerta

Anonimo ha detto...

vogliamo parlare del dramma di tagliare le unghie ai piccoli mostricciattoli...io mi dimentico, rimando...sino a quando ci pensa la natura: pupi ce le ha talmente lunghe che - magia magia - si tagliano da sole!

Anonimo ha detto...

bentornata...
quante visite in attesa di un nuovo post...
una lunga astinenza ma ne valeva la pena...
eppoi potevo sempre leggere i vecchi post.

(ma un s'era detto che ero lo zio?)

numero22 ha detto...

chemiimportadelmondo:
in qualità di sorella maggiore ti proibisco per 24ore di scrivere di pupi. da mo' vale. resettati.


manuel fantoni
lo zio devi fare lo zio
(invece di stare sempre a pomiciare vieni a trovare tua nipote)

Anonimo ha detto...

ma che bello rileggerti
mi fa sentire ancora un poco in quel piccolo mondo (antico) che e' il rione

numero22 ha detto...

anonimo mio come ci manchi
lo so che non sembra ma ci manchi
soprattutto ora quando un bicchiere di rosso incomincia a starci benissimo